ristrutturazione conservativa

EDILIZIA CONCRETA

Ristrutturazione conservativa: valorizza il patrimonio storico

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Siamo specializzati nella ristrutturazione di edifici storici, mantenendo intatto il loro fascino e la loro autenticità.

“Restaurare significa prendersi cura di memoria e sentimenti.
Si restaura con il cuore, si protegge con la scienza”.

Queste parole racchiudono il cuore di ogni intervento di conservazione e restauro secondo noi di Creta Group.

Preservare un edificio storico significa mantenerne l’identità, valorizzarne la funzione e il significato per la comunità tutta.

Il concetto di conservazione e restauro è sancito dal d.lgs n.42/2004, in particolare dall’art. 29 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Questo testo di legge, insieme all’art. 3 del Testo Unico dell’Edilizia, stabilisce le linee guida per il recupero degli edifici pubblici di valore storico e culturale.

L’obiettivo di una ristrutturazione conservativa è proteggere l’immobile in modo “olistico”: preservare il suo aspetto estetico e la funzionalità strutturale, per poi adeguarlo ai moderni standard di sicurezza, ma senza mai snaturarne l’essenza. Ecco perché si parla anche di “organismo edililizio”.

Con interventi mirati è possibile valorizzare il patrimonio edilizio storico italiano, e tutelarne l’identità anche per le generazioni future.

Vediamo insieme le migliori tecniche di ristrutturazione conservativa e le tecnologie più innovative al nostro servizio.

Cos’è la ristrutturazione conservativa?

A differenza di una ristrutturazione edilizia tradizionale, che può prevedere interventi anche molto “invasivi”, la ristrutturazione conservativa è un processo mirato al recupero degli edifici storici nel pieno rispetto degli elementi originari.

Questo significa migliorare la sicurezza e l’efficienza di un immobile senza alterarne la natura e il valore storico.

Secondo la normativa, questi interventi riguardano:

  • il consolidamento strutturale, che può includere il rinforzo delle fondazioni o l’inserimento di sistemi antisismici avanzati;
  • il risanamento, ad esempio attraverso la rimozione di umidità di risalita nei palazzi storici o il trattamento di superfici degradate;
  • la manutenzione straordinaria, come il restauro di affreschi, decorazioni o elementi architettonici e artistici distintivi;
  • il miglioramento delle prestazioni energetiche e sismiche, con il rifacimento degli impianti tecnologici per migliorare l’efficienza energetica, seguendo percorsi che non modifichino la distribuzione degli spazi interni.

Ogni operazione viene eseguita con particolare attenzione ai materiali e alle tecniche costruttive tradizionali, in modo da garantire un risultato che sia in armonia con la storia dell’edificio.

L’approccio moderno punta a mantenere il carattere distintivo dell’edificio, con l’integrazione di tecnologie e soluzioni contemporanee, che possano da un lato migliorare l’efficienza energetica dell’edificio stesso, dall’altra tutelare la sicurezza delle persone che poi fruiranno di questi spazi.

Ristrutturazione conservativa: un ponte tra passato e futuro

In Italia, oltre il 35% del patrimonio edilizio ha più di 80 anni3, un’eredità preziosa che merita di essere valorizzata, su questo non c’è alcun dubbio.

Gli edifici storici italiani erano realizzati con materiali naturali, altamente performanti sotto il profilo ambientale.

Questi materiali eccellevano per la loro capacità di riciclo e riuso, oltre che per la loro salubrità: mattone, legno, pietra e argilla, che non contengono derivati sintetici, garantivano la durabilità degli edifici nel tempo, mantendoli salubri e resistenti.

Con l’avvento dell’edilizia industrializzata, molte di queste pratiche sostenibili sono state accantonate.

Oggi, però, per recuperare il valore storico degli edifici, è essenziale adottare questa filosofia antica, al fine di mettere a terra soluzioni più durevoli e anche sostenibili per le persone e per l’ambiente.

Differenza tra ristrutturazione edilizia e conservativa

Una distinzione più approfondita a questo punto è doverosa: spesso si tende a confondere la ristrutturazione edilizia con quella conservativa, ma la differenza principale risiede proprio nell’approccio.

La ristrutturazione edilizia può prevedere anche la demolizione e la ricostruzione di un edificio, mentre quella conservativa ha come obiettivo la salvaguardia degli elementi tipologici e strutturali originari, con modifiche minime e sempre funzionali alla sicurezza e all’efficienza dell’immobile.

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La tecnologia al servizio del patrimonio edilizio: dal BIM all’HBMI

Il digitale e in particolare i software di modellazione e progettazione possono essere un valido supporto per gli interventi di ristrutturazione conservativa.

Nel nostro magazine abbiamo già parlato del BIM, Building Information Modeling, e di come sia fondamentale per progettare, costruire e ristrutturare nuovi edifici.

Bene, l’HBIM, ovvero L’Historic Building Information Modeling, a differenza del BIM tradizionale, considera gli edifici storici come organismi complessi, prendendo in esame anche gli elementi culturali e storici che li caratterizzano.

L’HBIM è quindi una metodologia innovativa nata per favorire una conservazione più accurata e una gestione efficiente del patrimonio edilizio esistente.

Il modello HBIM viene implementato anche da informazioni non strettamente strutturali e geometriche, tra cui:

  • Dati storici sull’edificio, come documenti d’epoca e fotografie storiche.
  • Analisi dello stato di conservazione, incluso il degrado o il deterioramento delle opere murarie e impiantistiche.
  • Dettagli sui materiali originali e sulle tecniche costruttive, fondamentali per pianificare interventi di restauro e manutenzione.

Questo strumento ci permette di avere una visione d’insieme e ottimizzare gli interventi edilizi: possiamo programmare correttamente le opere di conservazione e restauro, prevedere i mutamenti strutturali nel tempo e quindi organizzare la manutenzione in modo strategico, così da salvaguardare il valore dell’edificio negli anni. 

E ottimizzare anche le risorse economiche necessarie per i lavori.

Ristrutturazione conservativa con Creta Group: un impegno per preservare il patrimonio storico dei nostri edifici

Affidare la ristrutturazione conservativa di un edificio pubblico a Creta Group significa scegliere un partner con competenze certificate, capace di coniugare qualità e sostenibilità.

Sappiamo bene quanto sia fondamentale rispettare le tempistiche di realizzazione, garantire il massimo rispetto delle normative e affidarsi a imprese con le giuste certificazioni, per evitare costose sanzioni e blocco dei lavori.

Creta Group possiede tutte le certificazioni ISO e SOA necessarie per partecipare agli appalti pubblici, assicurando standard di qualità elevati in ogni fase del progetto.

Restaurare un edificio pubblico è un atto di responsabilità nei confronti della comunità. Significa restituire alla collettività un bene prezioso, ma più sicuro ed efficiente a livello energetico.

Il nostro obiettivo è trasformare ogni intervento edilizio in un valore aggiunto per il futuro, mantenendo vivo il passato.

Se vuoi scoprire come possiamo supportarti nella ristrutturazione conservativa del tuo edificio pubblico, contattaci per una consulenza personalizzata. Ti risponderemo in meno di 24 ore.


Fonti per questo articolo

1. ART 3 TU Edilizia https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.versione=1&art.idGruppo=1&art.flagTipoArticolo=0&art.codiceRedazionale=01A12340&art.idArticolo=3&art.idSottoArticolo=1&art.idSottoArticolo1=10&art.dataPubblicazioneGazzetta=2001-11-15&art.progressivo=0

2. d.lgs n.42/2004

2. https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2004-01-22;42

3. https://fondoambiente.it/news/tradizione-e-innovazione-per-lefficienza-del-patrimonio-storico-edilizio

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